Gli analisti di Wall Street stanno capitolando e continuano ad alzare i target price per fine anno

Wall Street sta progressivamente alzando bandiera bianca di fronte alla forza del mercato azionario. L’ultima banca d’affari a rivedere al rialzo le proprie previsioni è Goldman Sachs, che ora si attende ulteriori guadagni per l’S&P 500 nella seconda metà del 2025. In una nota diffusa lunedì ai clienti, David Kostin, chief U.S. equity strategist della banca, ha portato il target di fine anno per l’indice a 6.600 punti, con un rialzo di quasi il 6% rispetto alla chiusura più recente (6.229 punti al 7 luglio).

La revisione non si ferma qui. Kostin ha alzato anche il target a 3 mesi, portandolo a 6.400 punti, e quello a 12 mesi, fissandolo a 6.900, segnalando un ulteriore margine di apprezzamento anche per il 2026. Il precedente obiettivo di fine 2025, fissato appena due mesi fa, era 6.100 punti.

A giustificare questa revisione al rialzo è un mix di elementi che sta spingendo gli investitori a riconsiderare il fair value dell’indice. “Un ciclo di allentamento monetario da parte della Fed più rapido e profondo del previsto, tassi obbligazionari inferiori e la persistente forza dei titoli a maggiore capitalizzazione” sono, secondo Kostin, i principali motivi per l’aumento del target.

Goldman stima ora un P/E forward dell’S&P 500 pari a 22x, in rialzo rispetto alla precedente stima di 20,4x. Questo implica che, nonostante possibili debolezze temporanee negli utili, il mercato continuerà a prezzare una narrativa di crescita a lungo termine, sostenuta da multipli elevati giustificati da condizioni finanziarie accomodanti.

Nonostante il nuovo record dell’indice registrato la scorsa settimana, Kostin osserva che la maggior parte dei titoli dell’S&P 500 è ancora ben distante dai massimi annuali. In media, i titoli del paniere si trovano oltre il 10% al di sotto del loro massimo a 52 settimane, indicando una breadth di mercato molto ristretta, tra le più basse degli ultimi decenni.

Tuttavia, il capo strategist di Goldman non lo vede come un segnale di allarme, ma piuttosto come un’opportunità. “Crediamo che sia più probabile un ‘catch-up’ da parte del resto del mercato rispetto a un ‘catch-down’ dei leader attuali”, scrive Kostin, prevedendo una rotazione settoriale sotto la superficie dell’indice nei prossimi mesi, che potrebbe ampliare il rally e coinvolgere un numero maggiore di titoli.

Nonostante i rialzi recenti, secondo Goldman il posizionamento degli investitori azionari è ancora al di sotto dei livelli registrati a inizio anno, il che lascia spazio per ulteriori flussi in entrata nel mercato. Il rally, spiega Kostin, è sostenuto da aspettative ottimistiche su crescita economica e tagli dei tassi, ma non ha ancora raggiunto livelli di euforia.

Goldman non è sola in questa revisione al rialzo. Bank of America ha alzato lunedì il proprio target sull’S&P 500 a 6.300 punti, rispetto ai precedenti 5.600, contribuendo al movimento di “capitolazione” da parte degli strategist più cauti di inizio anno. Come osservato dalla CNBC, Goldman ora si colloca tra le tre case più ottimiste di tutta Wall Street, ben sopra la mediana dei target raccolti (6.300 punti).