La crescita USA e’ basata sul debito.
Gli americani hanno da sempre fatto affidamento alle loro carte di credito per far fronte alle spese, ma nell’ultimo periodo hanno calzato un po’ la mano portando i saldi complessivi oltre 1 trilione di dollari per la prima volta nella storia, come riportato dalla Federal Reserve di New York nell’ultimo report pubblicato a fine agosto.
L’indebitamento totale delle carte di credito è aumentato di 45 miliardi di dollari nel periodo aprile-giugno, con un aumento di oltre il 4%. Questo ha portato l’importo totale dovuto a 1,03 trilioni di dollari, il valore più alto mai registrato nei dati della Fed risalenti al 2003.
L’aumento in questa categoria è stata l’area più significativa, mentre il debito totale delle famiglie è aumentato di circa 16 miliardi di dollari, arrivando a 17,06 trilioni di dollari, anch’esso un nuovo record.
Negli ultimi anni, le finanze familiari hanno beneficiato di risparmi in eccesso e di moratorie sul debito legate alla pandemia, ma i benefici di questi fattori stanno progressivamente finendo. E questo sta portando le famiglie ad usare con sempre maggiore frequenza le carte di credito per far fronte alle spese correnti e non. Ma non tutti possono permetterselo. I ritardi nei pagamenti delle carte di credito continuano a crescere, aumentando il tasso di inadempienza.
L’ammontare del debito delle carte di credito con un ritardo di 30 giorni o più è salito al 7,2% nel secondo trimestre, rispetto al 6,5% nel primo trimestre e al tasso più alto dal primo trimestre del 2012, sebbene vicino alla media a lungo termine. L’inadempienza totale del debito è aumentata al 3,18% dal 3%.
Il maggior ricorso alle carte di credito è legato al problema dell’inflazione, il reddito familiare, adeguato all’inflazione e alle tasse, è inferiore di circa il 9,1% rispetto a quello di aprile 2020, e questo porta i consumatori a compensare con le carte. Recentemente, tuttavia, la domanda di emissione di carte è diminuita, il che è avvenuto in concomitanza con le banche che affermano che gli standard di credito si stanno progressivamente restringendo.
Il debito in altre categorie ha mostrato solo modesti cambiamenti. I mutui di nuova origine sono saliti a 393 miliardi di dollari, sebbene il debito totale del settore ipotecario sia sceso a poco più di 12 trilioni di dollari. I prestiti auto sono aumentati di 20 miliardi di dollari, arrivando a 1,58 trilioni di dollari, mentre i prestiti agli studenti sono scesi a 1,57 trilioni di dollari in previsione della revoca del divieto di pagamento.