E’ ora di investire in Bond in Lira Turca?
/in Uncategorized/da Zeygos@2023Dopo anni di interferenze politiche nella sua politica monetaria, un crollo nel valore della lira turca negli ultimi cinque anni e un tasso di inflazione alle stelle, ci sono segnali promettenti che le politiche finanziarie ortodosse stanno tornando in vigore in Turchia, rendendo il paese nuovamente attraente per gli investitori stranieri. La Banca Centrale della Turchia ha mostrato fiducia nel riaccogliere gli investitori stranieri nei bond in lira, segnalando la fine del ciclo di inasprimento monetario che ha visto otto aumenti consecutivi del tasso di interesse ufficiale.
Dal rieletto Presidente Recep Tayyip Erdogan lo scorso maggio, si è assistito a un cambiamento nella governance economica, allontanandosi dalla sua visione non convenzionale che tassi di interesse più alti causino un’inflazione più elevata. Fondamentale per questo nuovo approccio è stata la nomina di Mehmet Simsek, ex banchiere di Wall Street, come Ministro delle Finanze e dell’Economia per un secondo mandato. Il suo ritorno è visto positivamente per la stabilità del mercato.
L’approccio della Turchia mira ora ad ancorare l’inflazione futura e rendere la lira “abbastanza competitiva”, con gli investimenti stranieri in titoli di stato turchi che a dicembre si sono raddoppiati, segnale di un ritrovato interesse. Nonostante la recente instabilità causata dalle dimissioni del Governatore della Banca Centrale, il successore ha rassicurato il mercato grazie al suo solido background professionale.
Gli analisti vedono il nuovo governatore della Banca Centrale come positivo per il processo di disinflazione e per la lira, prevedendo tassi d’interesse elevati per un periodo prolungato unitamente a misure macroprudenziali più stringenti. La paura di un default della Turchia è diminuita, come mostrato dal calo dei credit default swap.
La Banca Centrale ha aumentato aggressivamente i tassi d’interesse per controllare l’inflazione, portando il tasso di riferimento al 45% da 8,5% a giugno. Ciò ha reso il costo dell’assicurazione sul rischio di cambio della lira estremamente elevato; tuttavia, la prospettiva di un dollaro più debole, a seguito dei tagli dei tassi d’interesse dalla Federal Reserve, potrebbe offrire un terreno fertile per guadagni significativi nei mercati emergenti.
Banche come Deutsche Bank AG, BNP Paribas SA e JPMorgan prevedono un’inversione di tendenza per il mercato dei bond in lira quest’anno, con Goldman Sachs che prevede una possibile riduzione dei tassi d’interesse di 20 punti percentuali entro fine anno.
Nonostante la Turchia affronti problemi economici significativi, come il deficit del conto corrente e l’impatto finanziario di due terribili terremoti, il paese rimane una delle 20 maggiori economie globali, con un PIL annuo superiore a 1 trilione di dollari e una posizione geografica strategica tra Europa e Asia. Questi fattori, uniti alle migliorate prospettive geopolitiche e alle riforme economiche in atto, suggeriscono che investire nei bond in lira turca possa offrire opportunità interessanti per gli investitori stranieri, nonostante i rischi persistenti.