Instacart: troppo alto il prezzo d’offerta
Troppo caro il prezzo dell’IPo per comprarla sul mercato. Instacart ha fissato il prezzo della sua IPO a $30 per azione, nella parte alta della sua previsione, segnale dell’appetito degli investitori per le nuove offerte. La società con sede a San Francisco ha annunciato lunedì sera di aver venduto 22 milioni di azioni a $30 ciascuna, corrispondenti al limite superiore del range di prezzo precedentemente pianificato, compreso tra $28 e $30 per azione. A $30 per azione, Instacart ha una capitalizzazione di mercato di $9,9 miliardi. L’IPO ha raccolto un totale di $660 milioni, di cui circa $420 milioni vanno alla società. Instacart inizierà a essere negoziata oggi sul Nasdaq con il simbolo CART.
Instacart, ha generato $2,55 miliardi di ricavi l’anno scorso, in aumento del 39% rispetto all’anno precedente. Circa tre quarti di quei ricavi provengono dal core business dell’azienda, che consiste nella consegna di generi alimentari a domicilio con l’aiuto di collaboratori. Il resto è stato generato da altri servizi e da una nuova offerta chiamata Instacart Ads, in cui i rivenditori pagano per mostrare annunci ai clienti.
Instacart ha registrato perdite nette di $70 milioni e $73 milioni nel 2020 e nel 2021, rispettivamente. Ha generato un reddito netto di $428 milioni nel 2022, sebbene gran parte di questo sia derivato da un beneficio fiscale di $358 milioni.
Con un prezzo di $30 per azione, Instacart è valutata a quasi quattro volte i suoi ricavi annuali. DoorDash, citata come concorrente nei documenti di Instacart, ha un rapporto prezzo/ricavi simile di 4,1 volte. DoorDash ha costantemente aumentato i ricavi annuali dopo essere diventata pubblica nel 2020, ma l’azienda deve ancora generare un profitto per azione.
Riteniamo che il prezzo dell’IPO sia gia’ caro. Esso riflette senza dubbio l’entusiasmo degli investitori (soprattutto retail) sulle IPO, ma qualsiasi rialzo dal prezzo di IPO e’ ingiustificato, almeno fino a che non ci sara’ ulteriore visibilita’ sugli sviluppi del business della societa’ che tratta gia’ a multipli molto elevati rispetto ai competitor e ha prodotto utili solo lo scorso anno, utili in gran parte derivanti da benefici fiscali.