Tutto quello che devi sapere sulle tariffe di Trump

Tutto quello che devi sapere sulle tariffe di Trump

Zeygos Research – Aprile 2025

Alle 16:00 EDT / 22:00 CET di oggi, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump annuncerà ufficialmente un nuovo pacchetto di tariffe commerciali, segnando un nuovo capitolo nella politica protezionistica americana. Le attese sono elevate, sia per l’ampiezza delle misure che per il loro potenziale impatto sui mercati finanziari globali e sugli equilibri geopolitici.

Le tre opzioni principali

Secondo fonti CNBC, l’amministrazione Trump sta valutando tre opzioni chiave per l’introduzione delle tariffe:

  1. Tariffa universale del 20% su tutte le importazioni (ritenuta la meno probabile).

  2. Sistema a tre livelli di aliquote differenziate.

  3. Tariffe paese per paese, considerate l’opzione più probabile e coerente con l’approccio negoziale di Trump.

È atteso un approccio ibrido, con tariffe immediate e altre che entreranno in vigore più avanti. Alcuni settori strategici (come farmaceutica e semiconduttori) verranno trattati separatamente. Previsti sconti o deroghe per alcune nazioni, come nel caso del fentanyl da Canada e Messico, mentre è confermata l’introduzione di dazi su prodotti venezuelani e l’avvio delle tariffe su auto dal 3 aprile.

La tempistica: una timeline chiave

La strategia tariffaria di Trump si è sviluppata rapidamente nel 2025. Di seguito i momenti principali:

  • 1 Febbraio: firma dell’ordine esecutivo per tariffe su Cina (10%) e su Messico e Canada (25%).

  • 3 Febbraio: sospensione temporanea dei dazi su Canada e Messico.

  • 4 Febbraio: entrano in vigore i nuovi dazi sulla Cina. Pechino risponde con restrizioni su metalli critici.

  • 10 Febbraio: la Cina introduce dazi su carbone, GNL, petrolio, e prodotti agricoli USA.

  • 13 Febbraio: Trump firma il piano per dazi reciproci, rinviando l’attuazione.

  • 4 Marzo: scadono le sospensioni su Canada e Messico, con ritorsioni annunciate da entrambi i Paesi.

  • 5-6 Marzo: nuovi rinvii e esenzioni negoziate con le case automobilistiche americane.

  • 10 Marzo: dazi agricoli cinesi in risposta agli aumenti USA.

  • 11 Marzo: Trump minaccia un’escalation (50%) verso il Canada, poi ritratta.

  • 12 Marzo: scattano i dazi su acciaio e alluminio senza eccezioni.

  • 1 Aprile: conclusa la revisione della politica commerciale USA.

  • 2 Aprile (oggi): “Liberation Day” con misure definitive:

    • Tariffe auto al 25%

    • Dazi su prodotti agricoli

    • Fine delle esenzioni temporanee per Canada e Messico

    • Avvio dei dazi “reciproci”

L’impatto sui mercati secondo JPMorgan

JPMorgan ha pubblicato un’analisi di scenario dettagliata che evidenzia le possibili reazioni dei mercati finanziari in base all’intensità delle tariffe:

Scenario S&P 500 Treasury 10Y EUR/USD
10% blanket +2-2.5% +10bps 1.06-1.07
25% blanket -1.25/-1.75% -12/14bps 1.03-1.05
35% blanket -2/-3% -20bps 1.01-1.03

Sulle ricadute settoriali in Europa:

  • Pharma UE: impatto gestibile, ma incognite su modalità attuative.

  • Spirits (alcolici): impatto significativo sull’EBIT, difficoltà di traslare i costi sul consumatore.

  • Auto europee: taglio medio del 25% sugli utili FY25 per i produttori tedeschi e Stellantis. Impatto potenzialmente maggiore in caso di escalation.

JPMorgan resta tatticamente ribassista. Uno scenario favorevole sarebbe rappresentato da dazi contenuti (10%), esclusione dell’IVA, e apertura a discussioni settoriali. Uno scenario negativo includerebbe invece:

  • Tariffe elevate e generalizzate

  • Inclusione dell’IVA

  • Dazi su semiconduttori e pharma

  • Misure restrittive sulle navi mercantili

  • Divieti di export su chip (es. Nvidia: 17% vendite FY24 da Cina)

Considerazioni finali

L’annuncio atteso per stasera non sarà solo una comunicazione tecnica, ma un segnale politico rilevante in un anno elettorale. Trump vuole dimostrare forza nei confronti dei partner commerciali e rilanciare il tema del “fair trade” come leva strategica. Tuttavia, la reazione internazionale sarà cruciale, con ritorsioni già annunciate da Canada, Messico, Cina ed Europa.

Il mercato osserva con cautela, ma inizia a prezzare il rischio di frammentazione commerciale e rallentamento della crescita globale. Gli investitori dovranno prepararsi a una nuova fase di volatilità, in particolare nei settori più esposti come auto, semiconduttori, alcolici e beni agricoli.

Zeygos continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e pubblicherà un aggiornamento dopo l’annuncio ufficiale.