Lo S&P500 a 10.000 entro il 2033?
Il settore tecnologico, con aziende come Apple, Amazon, Alphabet, Meta Platforms, Microsoft, Nvidia e Tesla, ha guidato gran parte dell’incremento del mercato azionario nel 2023. Gli investitori credono che l’intelligenza artificiale sia ancora agli inizi e che ci siano ulteriori opportunità di crescita e profitto. Tuttavia, il mercato sembra già riflettere un risultato ideale per l’economia globale, con crescita continua, inflazione sotto controllo e una Federal Reserve che opera in modo efficace. Questo significa che saranno necessari ulteriori elementi al di là dei fattori macroeconomici per spingere ulteriormente le azioni al rialzo e convincere gli investitori a preferirle rispetto a rendimenti elevati offerti dai titoli di Stato.
Eh sì, perché’ con il rendimento del Treasury decennale al 4,75%, la tentazione di investire in titoli di stato è ora molto forte. Si sa, tuttavia, che le azioni hanno generalmente prestazioni migliori nel lungo periodo. Ma, per compensare il rischio di possedere azioni, l’S&P 500 deve offrire di più, deve più che raddoppiare nei prossimi dieci anni, superando i 10.000 punti. Questo dice l’analisi comparata tra rendimento azionario e quello obbligazionario tenendo conto dell’ equity risk premium. Tale analisi suggerisce che gli investitori dovrebbero accettare (sarebbe meglio dire pretendere) un rendimento annuo composto minimo del 9,2% sulle azioni per i prossimi dieci anni, considerando il rendimento del Treasury decennale (4.7%) e il premio di rischio azionario (4.5%). Se l’S&P 500 raggiungesse un rendimento annuo composto del 9,2% nei prossimi dieci anni, potrebbe raggiungere i 10.000 punti entro il 2033.
Tuttavia, raggiungere questo obiettivo non è cosa di poco conto.
Esso richiederebbe una crescita significativa degli utili delle aziende e una necessaria espansione delle valutazioni. La crescita storica annua degli utili delle aziende dello S&P500 è stata del 6.3% annuo composto in qualsiasi periodo di 10 anni si consideri a partire dal 1998. Ma tale crescita non è sufficiente per raggiungere l’obiettivo del 9.2%. Affinché’ questo si verifichi è necessario che gli utili si espandano più velocemente o che si assista ad un’ulteriore espansione dei multipli di borsa.
L’innovazione tecnologica, come l’intelligenza artificiale generativa, potrebbe svolgere un ruolo chiave nell’incrementare la produttività aziendale e nel portare l’S&P 500 a 10.000 punti, ma sarà essa sufficiente a garantire una crescita degli utili di almeno il 6.3% annuo e un’espansione dei multipli del 2.9% annuo cosi da far lievitare ulteriormente le valutazioni?
Sappiamo che l’IA fa miracoli, vediamo se riuscirà anche a far raddoppiare lo S&P500.
Va da se’ che se i tassi dovessero scendere e non rimanere più a tali livelli per lungo tempo, il rendimento minimo richiesto allo S&P500 si abbasserebbe e forse tutto diventerebbe più realistico.